TIPO DA RUNNER
Tempo fa, durante una delle numerose corse solidali che spesso facciamo, utilizzando la gara stessa come allenamento in preparazione di questa o quella gara ritenuta più importante, ci siamo soffermate a guardare ‘il mondo’ che ci circonda, cercando di individuare le diverse tipologie di persone e ci siamo divertite a catalogarle a nostro modo.
Esistono tanti tipi di runners, ognuno di noi è (non è possibile essere tutti identici) ha un suo stile, un suo modo di essere e di rapportarsi con gli altri, proviamo a cercare insieme in quale riusciamo ad identificarci, vediamo insieme anche alcuni “tipi da runner”:
Il superveloce: taglio aerodinamico dei capelli, canotta aderentissima, pantaloncini extra corti, scarpe superleggere. (qualcuno con tic evidenti), mangia kilometri alla velocità della luce (dicono).
Il guerriero del weekend: calze tubolari, pancetta incipiente e balzellante, ghigno perenne a mo di smorfia, auricolari incollati. Percorre i suoi ben 5 kilometri alla domenica dalle 10,30 alle 12,30 e già al martedì, in ufficio, sono diventati 20.
Il neofita fai date: abbigliamento tecnico, generalmente firmato, scarpe non adeguate per il tipo di appoggio ma comunque fluo, almeno un capo del vestiario che richiama il colore delle scarpe (arriva persino al cappellino in tinta), occhialini da sole, auricolari, sguardo attento e sempre in movimento per cercare conferma di essere stata vista.
Il pinguino: ‘corsa’ lenta e pesante trascinando i piedi, sedere basso. Senza ulteriori commenti.
Il diverso: corsa generalmente lenta in modo da poter parlare anche se con grande sforzo, completo firmato ed impeccabile e anche come abbinamento colori intonato alla carnagione, movimento ondulatorio, grande mobilità delle braccia in maniera oscillatoria; percorre in genere non più di 5-6 kilometri, oltre si spettinerebbe troppo.
L’affaticato: incomincia a mugugnare per la stanchezza dopo solo qualche centinaio di metri percorsi, suda visibilmente dopo la prima curva percorsa, veste il suo completino in maniera comoda (non attillato); lo riconosci dagli occhi spalancati tutte le volte che si ferma per riprendere fiato.
Il benefico: evidente tendenza all’altruismo, atteggiamenti vagamente melensi, maglietta e felpa rigorosamente dedicate all’ente da sostenere. Si ferma ogni volta che vede la principessa in pericolo … e purtroppo non se ne va finchè non è soddisfatto dell’aiuto donato…
Il chiacchierone: si fa notare anche a distanza per la sua parlantina, corre spesso in coppia o comunque con un gruppo di amici e tiene sempre banco, corsa lenta ma inesorabile, mai in silenzio, quando corre da solo ha gli auricolari e parla al telefono, in un’ora di corsa è capace di telefonare a 10 persone e pure alla mamma pur di non stare zitto; fiato da vendere.
Il frettoloso: fisico robusto, capi tecnici, orologio-cardio-gps-contapassi… ultimo modello top; continua a guardare lo schermo per monitorare ogni secondo della performance che dura 60 minuti precisi.
La lumaca: solo perché nello zaino che ha sempre con sé trovi di tutto, è come se si portasse la casa appresso, dall’aspirina alle calze fino alla guida turistica di Oslo visitata due anni prima.
L’ultraman: magro, magrissimo e con il colorito di chi è sempre all’aria aperta, espressione tranquilla da indomito divoratore di chilometri.
Il tricheco: porta vestiario di una taglia inferiore per poter sentirsi già più magra prima di iniziare la performance, corre tipo camminata veloce, movimento stile budino di tutto il corpo, quasi mai con cuffie perché vuole sentire ciò che dicono intorno a lei; da ammirare per la tenacia…. Ma solo se la incroci mentre ‘corre’ più di due volta nella stessa settimana.
Il finisher: non si fa notare e rimane nella mischia, fino ai 100 metri finali, quando si lancia in uno sprint forsennato, con le labbra serrate, spesso in apnea, forzando la spinta anche delle braccia e tagliando il traguardo come Usain Bolt; il cielo ti aiuti se sul rettilineo d’arrivo ti trovi sulla sua strada, sarai sicuramente investita.
L’anzianotto: t-shirt in cotone sbiadito ricordo di una gara che gli sta particolarmente a cuore fatta nel 1975. Occhi scintillanti, sorriso stampato in volto, attrezzatura da running approssimativa (scarpe, pantaloncino di cotone, t-shirt e nient’altro), età avanzata; sono dei grandi! Macinano kilometri e kilometri senza apparentemente sforzo.
Il triatleta: tatuaggio Ironman. Abbigliamento super aderente e supertecnico generalmente ricoperto di loghi di sponsor, parte superiore del corpo e quadricipiti sproporzionati rispetto al resto del corpo, lasciano una leggera scia di odore di cloro al loro passaggio.
L’eccentrico: cuffia audio ultimo modello al posto degli auricolari, grandi occhiali da sole alla moda, costume da supereroe, aria distaccata, quasi assente, concentrato su se stesso; queste persone danno da pensare…
Ci sono ancora tanti e tanti ‘tipi di runner’, ognuno di noi si distingue per la sua particolarità. E tu che tipo di runners sei?