BIRRA, toccasana o da evitare?

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La birra, ecco cosa c’è da sapere e quale scegliere.
La birra è forse la ricompensa più diffusa anche tra gli atleti (…) dopotutto cosa c’è di più desiderato e anche meritato di una birra a fine gara? Alla fine di un duro allenamento impegnativo e dopo aver oltrepassato il traguardo di una gara una birra fresca sembra essere il premio tra i più ricercati – e meritati – ma è davvero così vantaggioso? Qual è bene scegliere e in quale quantità? Ecco qui i pro e contro, piccole, veloci, ma semplici indicazioni.
Considerando gli ingredienti naturali della birra questa bevanda sembra essere davvero una miscela che si presta al recupero di zucchero e minerali, non solo: secondo alcuni studi i polifenoli del luppolo sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo degli agenti nocivi e sembra ridurre efficacemente le infiammazioni, se non fosse per il suo contenuto alcolico (vasodilatatore), questo inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine; gli effetti dell’alcol colpiscono molti aspetti del metabolismo, come la funzione del sistema nervoso, quella cardiovascolare, la capacità dell’organismo di termoregolarsi e lo sviluppo della capacità del muscolo di contrarsi.
L’alcol ha anche effetto sul sistema nervoso: è un depressivo, riduce l’attività del sistema nervoso centrale e disturba il sonno se assunto in ‘buona’ quantità nelle ore prima di andare a dormire.
Gli effetti dell’alcol infine colpiscono anche il muscolo-scheletrico sopprimendo lo sviluppo della forza muscolare e aumentando l’infiammazione dei muscoli che di norma insorge dopo sedute intense, del sudore e della loro concentrazione di minerali. Inoltre, favorisce la perdita della fame istintiva e l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva. Gli effetti dell’alcol persistono per alcune ore dopo la sua assunzione, ma è anche vero che ciascuno di noi metabolizza l’alcool maniera diversa, in particolare gli uomini sembra lo tollerino meglio delle donne.

Quale scegliere allora? Sicuramente la birra può favorire il recupero e protegge dal mal di gola; secondo alcuni studi un’assunzione moderata di birra con alcool inferiore al 4% è consentita poiché può ritenersi sicura in quanto non mostra effetti deleteri sulla reidratazione e sul recupero muscolare.
Il consumo delle birre sarebbe da evitare dopo una seduta di corsa ma può essere comunque assunto, sempre con la massima moderazione che distingue gli atleti dai ‘bevitori’. Assolutamente da evitare quindi le birre con un contenuto di alcol superiore al 5%.
Allora la migliore birra da preferire è quella bionda o comunque quelle con un contenuto quasi alcool free, inferiore al 2%. Queste ultime secondo alcuni studi sembrano favorire la diminuzione dell’infiammazione e dell’incidenza delle patologie delle vie aeree come tosse raffreddore e mal di gola.
È meglio che la birra scelta sia di origine/derivazione artigianale poiché risulta una maggior concentrazione di minerali di cui la birra è naturalmente ricca (potassio, calcio, magnesio, sodio,…) di polifenoli, preziose sostanze dalla capacità antinfiammatoria.
La birra, pertanto, con una bassa gradazione alcolica, se consumata con moderazione, e possibilmente almeno un’ora dopo del termine della corsa, potrebbe in piccola parte favorire il recupero rivelarsi un bonifico per la salute.
Insomma, tutte queste cose, per dire che un buon boccale di birra ogni tanto non fa poi così tanto male ed è anche utile al nostro spirito ricevere un ‘premio’ ogni tanto. 😉

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